Qualcuno riempie pagine di giornali di notizie di mercato, successive smentite, cambi di programma, uomini della provvidenza, stanze dei bottini, ehm dei bottoni, dei bottoni.
A noi tutto questo non interessa, come non interessa il soccer d’agosto, figuriamoci quello di fine luglio.
Ricordatevi che ad agosto dello scorso anno eravamo una invincibile armata, guidata da un Bertoldo, che infatti a settembre ha affossato il lavoro immane fatto dai nostri dirigenti.
Perciò non scriveremo un riga sulle amichevoli di lutto.
Scriveremo davvero poco anche sulla campagna abbonamenti.
I rincari che superano ampiamente l’inflazione sono il giusto prezzo da pagare per un mercato in uscita sontuoso. Dare via i debiti costerà caro.
Gli stipendi di Lewis, Calderoni, Bianchi e compagnia vanno pagati, insieme a quelli dei loro sostituti.
I nostri tifosi, che si contraddistinguono per attaccamento alla maglia e lucida competenza lo capiranno e sottoscriveranno in massa le tessere annonarie.
La società ha il ragionevole obbiettivo di superare le tessere staccate lo scorso anno, con l’intento di raggiungere e superare quota 8mila.
Riusciranno gli americani a scalare l’Everest degli abbonamenti?
Intanto da oggi si parte dal campo base.
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